martedì 3 marzo 2015

Il traffico (3)

Buona serata ai miei lettori!


Come promesso questa sera mettiamo giù qualche numero. Premetto che la cosa mi ha dato non pochi grattacapi, perché non lavorando in una azienda/industria bensì all'università ho fatto molta fatica a quantificare il numero di carri necessari per movimentare la merce prodotta e le materie prime necessarie da ciascuna delle aziende che ho citato nei post precedenti.

Ma visto che mia moglie dice che sono un ingegnere fino al midollo -e probabilmente ha ragione- mi sono inventato un metodo che mi pare funzioni bene. Premetto che sono considerazioni del tutto personali e sono sicuro che lì fuori c'è sicuramente qualcuno in grado di fare stime più precise di quelle che sto per fare. Ma non temete, non c'è nulla di complicato.

Chi di voi ha avuto occasione di sfogliare il numero 377 de "i Treni", avrà sicuramente apprezzato l'articolo di Fabrizio Sozzi sul centro logistico di Piadena. Nell'articolo si cita che la Trasporti Pesanti di Tullio Storti & C. Srl ha iniziato a lavorare a Casalmaggiore per un importante cliente, trasportando lamiere in rotoli. Basta cercare con Google Maps (link) per scoprire chi sia il fantomatico cliente mai citato direttamente nell'articolo: Marcegaglia spa.


Facendo qualche altra ricerca in rete sul sito della succitata multinazionale (link) si viene a scoprire che il totale degli impianti produttivi ha una superficie pari a 6 milioni di metri quadri e produce ogni anno 5 milioni di tonnellate di prodotti: cifre veramente notevoli!

Tornando all'articolo e proseguendo nella lettura, si scopre che il solo sito di Casalmaggiore richiede un totale di 15 treni da 18 carri ciascuno: oltre 14000 carri all'anno. I carri sono degli Shimmns: i documenti di Trenitalia ci dicono che questi carri hanno una portata media di 53,5t. Questo vuol dire che, ammettendo che Marcegaglia a Casalmaggiore trasporti tutte le materie prime su ferro, ogni anno quello stabilimento movimenta poco più di 750.000t di materiale in ingresso. L'articolo però non fornisce dati circa il materiale in uscita.

Cercando in rete (link) si trovano i dati ufficiali della casa madre, che parlano di uno stabilimento da capace di produrre 700.000t annue. Se diamo per buona la stima delle materie in ingresso questo vuol dire una resa di produzione compresa tra il 90% ed il 95%. Alta, ma tutto sommato accettabile. Riportando il dato su scala globale, possiamo assumere che l'insieme degli stabilimenti produttivi richieda poco più di 5,36 milioni di tonnellate di materie prime. Se tutto venisse trasportato su ferro con gli stessi carri già citati, questo vorrebbe dire un carro in ingresso all'anno ogni 60m2 ed uno in uscita ogni 64m2


Vediamo se questa stima è abbastanza generale: verifichiamola con una azienda di tipo completamente diverso. La LAR di Casalecchio di Reno si occupava di import/export di oggetti da regalo dalla Cina. Prima del fallimento, quando tutto funzionava a dovere, ricevevano ogni anno poco meno di 150 container, normalmente 40ft high cube (link). Se consideriamo carri Sggnss e parità di volume, questo vuol dire circa 100 carri all'anno. Misurando lo stabilimento con Google Maps (link), -cliccate con il tasto destro, apparirà il menù della figura qui sopra- otteniamo una superficie di 202x29 = 5858m2, che divisa per 60m2 dà 98 carri all'anno. Questa io la chiamo fortuna, più che una buona stima, ma a caval donato...

Quindi via al calcolo del traffico generato dalle mie aziende! Nella tabella qui sotto, per rendere i numeri un po' più maneggevoli ho calcolato il traffico totale settimanale. I "mezzi carri" si intendono movimentati una volta ogni due settimane.

EanosGbhsGbsHbbillnsKgpsKsRgmmsRgsSggnssTaemsTdnsTotale per Azienda
Saltarelli e Migiani211316
Green Power31711
Modula156
PVS55
S&P Costruzioni86418
Montefeltro Marmi0,50,51
Simoncini Gomme22
Due Emme0,51,52
Sisti Venenzio0,50,5247
Carpegna prosciutti22123
Morinat112
Aziende agricole32813
Imprese Edili107522
Totale per Tipologia2013,537415118,521421128
Dove
Raccordo15
MM9
PC32
Transito72

Dunque, a conti fatti la stazione di Caprazzino si troverà a gestire un traffico merci da un centinaio di carri la settimana: robetta in confronto a Piadena (link), dove un solo cliente ne movimenta più del doppio; tutto sommato dovrebbe essere fattibile. Altra informazione interessante: un quarto di tutti i carri movimentati fa riferimento al piano caricatore, mentre meno di un decimo sono di pertinenza del magazzino merci.

Questo vuol dire che il piano caricatore (PC) stesso dovrà essere abbastanza lungo per accogliere più carri alla volta: se consideriamo ad esempio 4 carri da 15m l'uno arriviamo a 60m ovvero 690mm in scala H0. Al contrario, il magazzino merci (MM) può servire anche un solo carro alla volta: ne basta dunque uno a due stalli come questo (link) per coprire il fabbisogno di Caprazzino.

Quanto al raccordo con la Saltarelli e Migiani, qui le cose vanno un po' diversamente. Kgps a parte, che è già sistemato una volta decise le misure del PC, bisogna trovare lo spazio per caricare e scaricare gli Hbbillns senza intralciare le manovre delle tramogge: a questo scopo un tronchino da 20cm di spazio utile sarà più che sufficiente. Ora tocca alle tramogge: se consideriamo due invii settimanali -lunedì e giovedì, ad esempio- , uno da 6 ed uno da 7 tramogge, possiamo usare queste composizioni:

Hbbillns + 7 Tdns
Hbbillns + 6 Tdns + Kgps.

In pratica due convogli da carri 8 per poco meno di 110 cm ciascuno: non tanto diverse dalla tirate da 10 carri che la E626 di TFT fa per trasportare i prefabbricati di Baraclit (link) (vedi anche "i Treni" n. 374). Supponendo di suddividere le tramogge di ciascun convoglio in due gruppi da 3-4 carri, serviranno altri due tronchini, uno da 40cm per il caricamento (3 Tdns) ed uno da 50cm per lo stazionamento (4 Tdns). Così facendo non si occupano i binari di Caprazino se non con il Kgps una volta alla settimana.

Aggiungendo qualche altra considerazione -legata alle manovre- di cui vi parlerò più avanti, il piano binari di Caprazzino appare così.



I binari da 1 a 4 servono per arrivi e partenze e saranno elettrificati; i binari da A, B e C sono quelli appena descritti del raccordo Saltarelli e Migiani -rispettivamente 20cm, 40cm e 50cm- e i restanti da D a J. Ho tradotto questo schema in Xtrackcad, ed il risultato è questo:


Nella stanza che ho a disposizione -il mio studio- c'è una porta finestra a sinistra, la porta di ingresso è in basso a destra, mentre in basso a sinistra c'è la mia scrivania. Il rettangolo grigio è un termo-arredo a tutta altezza. Larghezza utile 410cm, profondità massima 140cm. Quanto alla forma strana dei muri, beh... oltre a vari grattacapi, ha dato anche qualche spunto su come proseguire i lavori: ne riparleremo.

Ecco anche un paio di immagini 3D fatte con SCARM: perdonatemi, ma purtroppo ho iniziato a lavorare con questo programma solo da qualche giorno, quindi la mia libreria di oggetti non è particolarmente ricca. Nel weekend ho giusto avuto il tempo di scrivere un programma per generare automaticamente le forme degli scambi secondo le geometrie che avevo già progettato in Xtrackcad così da non dover rifare tutto da capo di nuovo.



Spero di aggiungere altri dettagli a breve, almeno le staccionate e la catenaria. Infine, non curatevi dello sfondo: mi serve per chiudere l'elicoidale, ma non ho certo intenzione di lasciarlo così lineare, tutt'altro.

A presto!

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