martedì 24 febbraio 2015

Il traffico (2)

Buona serata ai miei lettori!

La settimana scorsa ho iniziato ad introdurre il tema del traffico sul plastico e mi ero limitato a fare un esempio di come ho fatto per costruire i legami tra il territorio e le merci che la mia ferrovia modello dovrà trasportare. Questa volta ci caliamo un po' più nel dettaglio della stazione che più mi interessa: Caprazzino.

Come vi ho già descritto, Caprazzino è interessata da due linee: la Fermignano-Ponte Messa e l'antenna che raggiunge Carpegna. Oltre al traffico merci che la attraversa, ad essa fanno capo le seguenti industrie/aziende:
  • Saltarelli e Migiani srl (in: fertilizzanti, macchinari; out: prodotti agricoli)
  • Green Power srl (in: acciaio, componenti elettromeccanici, minuteria; out: generatori)
  • Modula srl (in: materiali plastici, vernici, minuteria; out: lastre lavorate)
  • PVS srl (in: legno, accessori, minuteria; out: pannelli in legno, mobili)
  • S&P Costruzioni srl (in: materiali da costruzione, tubi; out: detriti)
Per stabilire il tipo di carri da utilizzare mi è tornato molto utile questo tool di Trenitalia e questo documento che ne rappresenta la versione PDF datata 1991. Vediamo in particolare cosa si carica e si scarica a Caprazzino.



La Saltarelli e Migiani srl è direttamente raccordata alla stazione; la coppia di tronchini a servizio di questa azienda vede un traffico composto soprattutto da:
  • carri tramoggia Tdns con tetto apribile per il trasporto dei mangimi che arrivano vuoti e partono pieni;
  • carri chiusi Hbbillns con portelloni scorrevoli per il trasporto di fusti di fertilizzanti e parti di macchinari, che arrivano pieni e partono vuoti;
  • carri pianali Kgps per il trasporto dei macchinari più ingombranti; questi vengono spesso gestiti dall'adiacente piano caricatore di Caprazzino ed arrivano pieni e partono vuoti.


La Green Power srl invece non è direttamente raccordata alla stazione e per le sue merci si appoggia agli impianti presenti, in particolare magazzino merci e piano caricatore. Il traffico che genera è composto da:
  • carri pianali Rgs e Kgps per il trasporto delle lamiere in acciaio e dei laminati ferrosi in genere in arrivo e per il trasporto dei prodotti finiti in uscita. Poiché alcuni dei gruppi elettrogeni prodotti hanno le dimensioni di un container da 20 piedi e la stazione di Caprazzino non è dotata di un impianto intermodale, la ditta provvede al carico con apposita gru montata su camion;
  • carri chiusi Gbhs per le parti elettromeccaniche, che arrivano pieni e partono vuoti.
Anche Modula srl, che ha sede vicino a Green Power, non è raccordata alla stazione; il traffico generato è movimentato con i seguenti carri:
  • carri chiusi Hbbillns con portelloni scorrevoli per il trasporto di fusti di vernici e materiali plastici grezzi, che arrivano pieni e partono pieni di lastre lavorate;
  • occasionalmente da qualche carro chiuso Gbhs quando le lastre lavorate superano le dimensioni ammesse sugli Hbbillns; questi carri arrivano pieni e partono pieni dopo qualche giorno.
La PVS srl si trova poco oltre la radice sud della stazione, ma non è raccordata. Normalmente utilizza solo un tipo di carri:
  • carri chiusi Gbhs, che arrivano pieni e partono pieni, visto che le dimensioni dei prodotti ben si confanno a questo tipo di carro.


Infine la S&P Costruzioni si trova poco oltre la radice nord della stazione. La ditta è stata più volte tentata di richiedere un allacciamento alla rete ferroviaria, ma le contingenze economiche sfavorevoli hanno sempre fatto rimandare questa scelta. Per questo si serve degli impianti di Caprazzino, in particolare del piano caricatore. Le merci movimentate fanno uso dei seguenti tipi di carri:
  • pianali Ks per il trasporto di tubature in materiali plastici, prefabbricati in cemento, rivestimenti termoisolanti e laterizi; arrivano pieni e partono vuoti;
  • pianali Rgmms per il trasporto di tondini di ferro per armature; arrivano pieni e partono vuoti;
  • carri Eanos s sponde alte per il trasporto di detriti e macerie; arrivano vuoti e partono pieni; i carri vengono caricati tramite una benna, sempre presente nello scalo di Caprazzino, svuotando i camion della ditta; l'operazione viene svolta solamente durante le ore diurne per limitare il fastidio alle zone abitate adiacenti l'area.

Questo conclude il traffico merci che ha origine e destinazione a Caprazzino. E la linea per Carpegna? Escludendo la fermata di Ca' Giorgetto, che non effettua servizio merci, alle restanti tre stazioni sono collegate le seguenti industrie:


Macerata Feltria
  • Montefeltro Marmi srl (in: marmo, accessori; out: lavandini, lavabi, rivestimenti)
  • Simoncini Gomme srl (in: pneumatici; out: carcasse)
  • Due Emme srl (in: legno, accessori, minuteria; out: pannelli in legno, mobili)
  • Aziende agricole (in: fertilizzanti, macchinari; out: prodotti agricoli)
  • Imprese Edili (in: materiali da costruzione, machinari; out: --)

Frontino
  • Sisti Venenzio snc (in: argille, acciaio, isolanti, legno, collanti; out: laterizi, materiali per edilizia)
  • Aziende agricole (in: fertilizzanti, macchinari; out: prodotti agricoli)
  • Imprese Edili (in: materiali da costruzione, machinari; out: --)

Carpegna
  • Carpegna prosciutti (in: carne, sale, macchinari; out: prosciutti)
  • Morinat srl (in: materie plastiche, acciaio, accessori, minuteria; out: nastri trasportatori)
  • Aziende agricole (in: fertilizzanti, macchinari, baratoli; out: prodotti agricoli, miele)
Le tre che ritengo più interessanti sono quelle evidenziate in corsivo, ma ovviamente dovrò tenere in conto anche delle altre al momento di pianificare il traffico della linea. Vediamo più in dettaglio.


La Montefeltro Marmi produce manufatti in marmo, e si trova nella zona industriale, a pochi passi dalla stazione. Poiché non è una grande industria non può permettersi un raccordo ed utilizza invece il piano caricatore per movimentare i blocchi e le lastre di marmo. Le merci movimentate fanno uso dei seguenti tipi di carri:
  • pianali Rgs per il trasporto del marmo in blocchi o lastre; arrivano pieni e partono vuoti;
  • carri chiusi Gbs per il trasporto dei manufatti, previo imballaggio in pallet; arrivano vuoti e partono pieni.

La Sisti Venanzio è invece decisamente più grande, ma anche decisamente più lontana dalla stazione di Frontino, soprattutto in altezza: quasi 50 metri più in alto! Per questo, anche se un raccordo farebbe sicuramente più comodo, è necessario trasportare via camion il materiale dalla stazione alla sede e viceversa. In particolare viene fatto uso del binario a raso e del piano caricatore per i seguenti carri:
  • carri Taems a sponde alte e tetto telonato per il trasporto di argille dal porto di Ravenna; arrivano pieni e partono vuoti;
  • pianali Rgmms per il trasporto di tondini di ferro per armature e materiali per edilizia; arrivano pieni e partono pieni;
  • pianali Ks per il trasporto di legname, rivestimenti termoisolanti e laterizi; arrivano pieni e partono pieni;
  • carri chiusi Gbs per il trasporto di collanti e altri manufatti, previo imballaggio in pallet; arrivano pieni e partono pieni.


Infine, la Carpegna Prosciutti, il cui stabilimento è decisamente esteso ed origine di un notevole traffico merci. Purtroppo anche questo stabilimento si trova troppo in basso rispetto alla ferrovia per permettere un raccordo, per questo motivo il carico e lo scarico dei carri frigoriferi veniva effettuato solitamente effettuato presso il locale magazzino merci e l'attiguo binario a raso. In seguito all'introduzione delle casse mobili a refrigerazione passiva venne finanziata la costruzione di piccolo impianto intermodale raccordato al primo binario della stazione di Carpegna. In particolare vengono impiegati i seguenti carri:
  • carri pianali Sggnss per il trasporto delle casse mobili a refrigerazione passiva; viaggiano sempre carichi;
  • carri chiusi Gbs per il trasporto di sale e parti di ricambio di macchinari, previo imballaggio in pallet; arrivano pieni e partono vuoti.
Come potete vedere dunque, a Caprazzino si vede passare un po' di tutto, quindi ci sarà da divertirsi nel simulare il traffico sulla linea. La prossima settimana vedremo di quantificare il traffico in termini di numero di carri, così da capire quanti binari dovremo destinare a servizio merci e quanti al servizio viaggiatori.

A presto!


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